Causa maltempo straordinario le vendite sono momentaneamente sospese.

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Perché è meglio bere il caffè solo qualche ora dopo essersi alzati?

Il caffè è un vero e proprio rito per buona parte degli italiani: prima ancora che una bevanda, una tazzina di caffè è simbolo di accoglienza e ospitalità, un’occasione conviviale, un tocco di energia e vitalità per portare nuova linfa e un sorriso in più ad una giornata piena di impegni e di commissioni da fare.
Il caffè, insomma, è qualcosa che sembra davvero irrinunciabile ai più.
Ma quanto assumerne quotidianamente? E quando?
Scopriamolo insieme in questo articolo dedicato, appunto, ad uno dei piaceri più grandi degli italiani (e non solo!).

Caffé: pro e contro

Bere caffè in quantità moderata, sottolinea buona parte della ricerca scientifica, non è per forza un male, anzi. Il caffè, infatti, può essere un buon alleato nella prevenzione al Diabete di tipo 2 o all’insorgere di malattie neuro-degenerative.
Inoltre, il caffè può aiutare la memoria e le performance sportive poiché dà la carica giusta di energie fungendo da benzina.
Tuttavia, essendo acido, può non essere indicato per chi soffre di colite, gastrite o reflusso gastroesofageo.

Si sconsiglia, tra l’altro, di consumarlo appena svegli.
Nonostante infatti sia considerato proprio il rito del buongiorno per eccellenza, il caffè potrebbe andare ad inibire e influenzare negativamente la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che nelle prime ore del giorno viene prodotto in abbondanza proprio per darci più energia nel cominciare giornata.
Secondo molti esperti, dunque, l’ideale sarebbe consumarlo dopo un paio d’ore dal risveglio e rigorosamente a stomaco pieno.
Si raccomanda, inoltre, sempre per la produzione di cortisolo, di non bere caffè e derivati nelle immediate vicinanze dell’ora di addormentamento serale: esso potrebbe fungere da eccitante e farci perdere importanti e preziosi minuti di riposo.

Caffè e buonumore

Importante comunque ricordare che una buona salute di mente e corpo è mantenuta attraverso molti elementi, che non hanno a che vedere solo con una sostanza, un alimento o una bevanda, ma sono il mix di abitudini, buone pratiche quotidiane, che dobbiamo impegnarci a rispettare.
Per godere di una salute di ferro, e dormire meglio, è necessario:

  • Allenarsi con frequenza e costanza, dando all’attività fisica il giusto spazio quotidiano;
  • Mantenere una dieta bilanciata e quanto più sana possibile. Sana significa priva di grassi e
    zuccheri raffinati e ricca di fibre e vitamine;
  • Ritagliare del tempo anche per meditazione, esercizi di rilassamento e respirazione, da
    svolgere soprattutto nelle ore serali prima di andare a dormire.

Caffè sì… ma in moderata quantità

Se quello che temevate, dunque, era di leggere un articolo che vi proibisse il caffè in maniera assoluta, state tranquilli: non è questo il caso.
Bisogna tuttavia ricordare di essere morigerati nelle quantità e soprattutto di mantenere alcuni accorgimenti sugli orari di assunzione di caffeina.
Una tazzina al giorno può andare, purché a stomaco pieno e due ore dopo essersi alzati.
E quando l’astinenza da caffè sembra prendere il sopravvento, trovate un sostituto naturale per farvi soffrire meno la “mancanza” e cercate di spostare l’attenzione su un altro pensiero o sulle cose da fare.