Forse non ci crederete, o non ne avete mai sentito parlare – trattandosi di una fobia abbastanza contenuta, seppure in aumento fra le giovani generazioni – ma esistono alcune persone che si spaventano all’idea di andare a dormire.
La clino o ipnofobia, ovvero appunto la paura di addormentarsi, può dipendere da numerosi fattori, ha dei trattamenti specifici per coloro che ne soffrono ma si tratta di un’ansia che può creare notevole malessere a chi la prova, soprattutto perché rischia di far perdere tante ore di riposo, che come sappiamo possono invece essere estremamente preziose per il benessere e il recupero psico-fisico.
Paura del sonno: come accorgersene
Se prima di andare a dormire (o il pensiero stesso di farlo) vi incute disagio, ansia, stress, se vi fa sudare freddo, tremare leggermente le mani, e se dopo esservi girati e rigirati nel letto, l’insonnia prende il sopravvento e con essa, spesso, anche brutti pensieri generalizzati che, anche una volta addormentati, si potrebbero trasformare in incubi, allora è probabile che a tediarvi sia proprio la paura del sonno.
Non allarmatevi ulteriormente, comunque: si può mitigare e risolvere l’ansia di addormentarsi. Bisogna prima visualizzarla, capirne le cause e poi lavorarci un po’ su.
Possibili cause della clinofobia:
Le cause della paura del sonno possono sono spesso un mix di fattori genetici e ambientali. Chi ha avuto in famiglia esempi di persone con un cattivo rapporto col sonno, soggette ad attacchi panico o che soffrivano di fobie specifiche, probabilmente è più incline a riprodurre queste manifestazioni anche nel proprio percorso individuale.
Dall’altro lato, aver direttamente fatto esperienza di traumi (con successivo stress post-traumatico), incidenti, situazioni pericolose e quant’altro, può influire sulla qualità del sonno e ripercuotersi sul benessere del riposo.
I traumi, spesso, riaffiorano sotto forma di incubi o insonnia proprio durante la notte, anche a distanza di anni dall’accadimento.
Paura del sonno: come prevenirla e/o risolverla
Sia nel caso in cui si realizzi di provare sensazioni diverse, magari ancora non troppo accentuate, ma comunque di malessere rispetto all’idea di addormentarsi, che nel caso di un disturbo conclamato, il suggerimento è quello di affrontare – con un terapeuta esperto e mirato sulla materia – un percorso di rieducazione comportamentale che indaghi la fonte delle paure, le sciolga, allontanandole in maniera definitiva.
Ci sono poi i farmaci, da assumere però solo sotto raccomandazione di un medico esperto del sonno, e comunque in taluni casi specifici (una notte di malessere, o un periodo di stress accumulato che ha cause e ragioni ben definite, non dà necessità di prendere medicinali per dormire! Prima ci sono altri tentativi da fare).
Qualsiasi sia l’origine della paura, arrivare a visualizzare il proprio malessere – con l’aiuto di esperti della salute mentale che sapranno guidarvi nella migliore terapia per il vostro caso – è possibile e altamente auspicabile: basta avere il coraggio di aprirsi, di fare testimonianza della propria paura, senza vergognarsi, per ritrovare presto un sonno ristoratore ed energizzante che infonda benessere e tranquillità a mente e corpo.