Abitudine irrinunciabile per alcuni, piacevole sollievo da concedersi nel week-end o nei giorni liberi per qualcun altro, quello del sonnellino pomeridiano – la famosa pennichella – è un momento salutare e ristoratore per il nostro organismo, e per l’equilibrio psico-fisico che può portare numerosi vantaggi.
Il riposino: chi ne può trarre giovamento
Alcune categorie di individui, soprattutto gli over 65 e i bambini, sono fra i maggiori fruitori (e beneficiari) della pennichella: proprio per quanto riguarda i bambini, un recente studio compiuto dall’Università di Tucson (Arizona, Usa) ha messo a confronto due gruppi di piccoli partecipanti al test – il primo composto da bambini di 3 anni abituati a dormire nelle ore pomeridiane mentre il secondo composto da bambini non avvezzi al riposino – ed ha potuto constatare come le performance mnemoniche, legate alla capacità di apprendimento di alcune parole, siano più efficienti e migliori nel primo gruppo di bambini, ovvero quelli abituati al riposino.
Anche per quanto riguarda gli over 65 si è visto come la pratica del riposo pomeridiano abbia effetti benefici sull’organismo in particolare per coloro che soffrono di:
- pressione alta
- problematiche cardio-vascolari
- ansia e stress
Ciò che è stato più evidente, insomma, sono i risultati positivi del riposo pomeridiano sulle facoltà della memoria: dormire qualche minuto dopo pranzo aiuta la mente a rielaborare meglio le informazioni e a rafforzarsi con lucidità.
Consigli utili per un sonnellino che rilassa e ricarica:
Se è chiaro, dunque, che il riposo pomeridiano non può che far del bene al nostro organismo, va detto che esso ha anche delle “regole” a cui attenersi.
La prima concerne soprattutto la durata: NO a sonnellini troppo lunghi, che superano i 60 minuti, e che andrebbero ad intaccare anche il ritmo sonno-veglio notturno, da lasciare invece inalterato e in equilibrio.
Un altro punto fondamentale riguarda la comodità del riposino e il benessere della colonna vertebrale: NO a improbabili posizioni di addormentamento su poltrone, sdraio o divani (sottoporre le vertebre del collo, per un tempo prolungato, a sforzi o tensioni è assolutamente nocivo) ma piuttosto prestate molta cura al materasso e ai cuscini del vostro letto perché riposare bene è riposare meglio.
Lo scheletro e le vertebre devono essere sostenute, il peso si deve uniformare sul supporto, il cuscino deve essere pensato a misura vostra.
Una piccola nota in più: l’alimentazione
Nel complesso meccanismo di regolazione sonno-veglia sappiamo che una funzione fondamentale la svolge proprio l’alimentazione: quello che mangiamo influisce enormemente sulla qualità e la quantità del riposo dunque è necessario, in special modo quando parliamo di sonnellino pomeridiano, non abbuffare mai lo stomaco, a pranzo, con cibi troppo raffinati, calorici o pieni di zucchero.
Questo produrrebbe un eccesso di stanchezza e la pennichella si trasformerebbe così in una lunga dormita che sbilancerebbe il consueto equilibrio del sonno.
Bilanciate bene i piatti e gli ingredienti del vostro diario alimentare, senza eccessi.
Così facendo potrete concedervi senza problemi anche un piacevole e breve sonnellino dopo il pasto: un momento intimo, vostro, di sollievo e serenità.