Chi pratica molta attività sportiva, per questioni di agonismo ma anche di passioni amatoriali, sa bene quanto il recupero fisico, la rigenerazione dei muscoli, sia essa stessa una parte integrante e fondamentale del processo di allenamento.
Erroneamente, molte persone sono convinte che più si allenano, cioè più aumentano la frequenza e la cadenza delle sessioni, più otterranno risultati strabilianti nel minor tempo.
Pensano dunque che andare in palestra 6 giorni su 7 sia il booster più efficace per avere un fisico snello e tonico in poche settimane.
Ma il corpo non è una macchina telecomandata: ha equilibri, variazioni, tempi assolutamente delicati, necessari, ed ha bisogno anche di periodi di stop, di riposo, affinché i muscoli riescano ad assorbire tutto il lavoro accumulato e trasformarlo effettivamente in massa.
E il sonno? Come si può far lavorare i muscoli anche dormendo?
Quando parliamo di riposo, ebbene sì, non intendiamo soltanto quello costituito da un pomeriggio di inattività ma anche quello notturno.
Dormire infatti aiuta a smaltire l’acido lattico, migliora la capacità di sintetizzare il glicogeno nel nostro corpo, aiuta la concentrazione e rinforza il nostro sistema immunitario, diminuendo i rischi di infortuni e malattie.
Mentre riposiamo, il GR – ovvero il Growth Hormone, l’ormone che “regola” la crescita muscolare ed ha anche la funzione di bruciare i grassi – aumenta: vien da sé che più ci alleniamo con costanza e regolarità, maggiore è la quantità di riposo di cui abbiamo bisogno affinché il nostro organismo sintetizzi in maniera ottimale gli sforzi e le energie spese.
Dormire, però, non è un atto meccanico che riesce sempre con facilità estrema e ritmi identici: c’è chi soffre di disturbi del sonno, chi ha sedimentato cattive abitudini che inficiano sulla routine del riposo, chi pensa addirittura di poter rinunciare a qualche ora di sonno perché il suo corpo “non ne ha bisogno”.
Niente di vero: occorre, anzi, riposare in maniera regoalre e sana, rispettando il naturale ciclo sonno-veglia e il ritmo circadiano, ovvero quella sorta di orologio interno, che si basa sulla regolazione di luce ed ombre, e che scandisce processi e funzioni in modo che il nostro corpo lavori alla perfezione.
Ad ognuno il suo materasso: ZenO
Per cercare di riposare bene, bisogna partire dalle basi, ovvero dal materasso e da tutti i componenti del sistema letto su cui ci corichiamo ogni notte.
I materassi non possono avere le stesse caratteristiche per tutti, così come una maglia o un paio di pantaloni non hanno il medesimo fitting a seconda della taglia, delle proporzioni e delle linee dei diversi corpi.
ZenO, ad esempio, è un materasso ottimale per chi fa molta attività fisica poiché elimina i punti di pressione sul corpo mantenendo la corretta posizione della colonna vertebrale e dando sostegno alle vertebre e alle naturali curvature dei corpi.
Il Memory ad alta densità con cui è costruito diminuisce i micro-risvegli, garantisce durata nel tempo e livelli di traspirabilità ottimi.
La schiuma di Supporto in Acty Foam, ovvero la base del materasso zenO, assicura il giusto sostegno, così come buone traspirazione e durabilità. Robusta e indeformabile nel tempo, la schiuma di ZenO è progettata in modo da garantire zone di supporto differenziali e diminuire i punti di pressione indipendentemente dalle diverse fisionomie.
Dunque, dateci dentro con lo sport e l’attività fisica, perché il movimento fa sempre bene.
Ma bilanciate con la giusta dose di riposo, per un recupero sano e necessario.