Come si dice, crescere è sinonimo di saggezza ed esperienza: le persone più anziane hanno vissuto momenti e situazioni importanti, acquisendo la calma e l’equilibrio necessari per non ritrovarsi mai impreparati davanti alle mosse inaspettate della vita.
Ok, tutto bellissimo… ma. Forse in effetti c’è un però: il riposo potrebbe essere uno di quei (meravigliosi) momenti che col passare degli anni viene più intaccato in quantità e qualità.
Alcuni studi e ricerche recenti stanno provando ad analizzare il rapporto fra insonnia ed aumento dell’età: sebbene sia troppo presto per trarre conclusioni, i risultati sui topi per ora non sono molto incoraggianti.
Età e sonno: parola alle ricerche
Secondo lo studio condotto dal team di Luis de Lecea della Stanford University, negli Stati Uniti, un punto centrale del rapporto fra avanzare dell’età e diminuzione del sonno potrebbe essere legato a dei neuroni, che si collocano nell’ipotalamo, e che producono una proteina dal nome oressina o ipocretina.
Nel campione studiato i neuroni – col progredire degli anni – diminuiscono, rendendo i rimanenti particolarmente attivi nella fase di veglia.
Ecco dunque che potrebbe spiegarsi la domanda: come mai le persone più adulte soffrono spesso di disturbi legati al riposo e, in generale, non riescono a mantenere le stesse performance di riposo dei soggetti giovani?
Non è soltanto un problema di quantità, dunque, ma anche la qualità: quello degli anziani è di solito un riposo frammentato, poco profondo, con orari che tendono ad ampliarsi e ridursi in maniera apparentemente incontrollata.
Diminuzione del sonno: come porvi rimedio
Se è vero che l’appetito vien mangiando, è altrettanto vero che la vecchiaia ci si costruisce proprio dai giovani.
Uno stile di vita sano ed equilibrato (sebbene i piccoli strappi alle regole della giovinezza siano da considerarsi del tutto normali) sarebbe il punto ideale a cui tendere in ogni fase della propria vita: per dormire meglio, ad esempio, è necessario prestare attenzione all’alimentazione.
Non solo quanto mangiare, ma anche cosa e a che ora consumare i pasti: abbuffarsi di alcuni cibi a tarda notte, saltare i pasti spesso o scombinare i ritmi sonno- veglia con abitudini alimentari insalubri, vi condurrà senza dubbio a perdere lentamente preziose ore di riposo.
Due consigli ottimali che possiamo dare a chi vuole stabilire, o ristabilire, un corretto meccanismo sonno- veglia, dando amore e cura al proprio corpo e alla mente, sono legati indubbiamente alla meditazione e alle pratiche yoga.
Entrambe queste discipline sono funzionali ed efficaci per ritrovare la calma e la serenità, addormentarsi più tranquillamente e placare le ansie o le preoccupazioni recondite.
Consigli utili per riposare meglio
Una forte attenzione, per dormire di più e meglio, va dedicata alla cosiddetta igiene del sonno, ovvero quella serie di pratiche e abitudini legate al riposo notturno.
Allontanare dalla propria camera tv, tablet, cellulari e ogni fonte di inquinamento ambientale e acustico potrebbe essere il primo, fondamentale, passo per riconquistare uno spazio accogliente e privato, dove nessuna forma di “distrazione” può arrivare, concedendo al corpo e alla testa il giusto tempo di rilassarsi e lasciarsi andare alla notte.