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zenO Materasso - sonno REM

Tutto quel che c’è da sapere sulla fase REM

Acronimo di “Rapid eyes movement”, (movimento oculare rapido) la fase REM, detta anche del sonno paradosso, è un momento estremamente delicato e importante del riposo notturno.Si tratta infatti di uno stadio del sonno in cui la nostra mente è particolarmente attiva – ecco il perché dei sogni – mentre il sistema muscolare si lascia andare completamente, in uno stato di rilassamento/ paralisi.

Le fasi del sonno

Il sonno , si suddivide in 2 macro fasi, la fase NREM ( non rem, in cui non sono presenti movimenti rapidi degli occhi) e la fase REM ( rapido movimento oculare) che a loro volta contengono le più note fasi del sonno.

Dopo l’addormentamento, il momento in cui l’attività cerebrale rallenta ed il corpo si rilassa, susseguono una serie di fasi distinte:

    1. Sonno leggero, il battito cardiaco rallenta, il respiro è profondo; in questa fase si ha una notevole inibizione di tutte le informazioni ed attività non necessarie, per mantenere il rilassamento.
    2. Fase di sonno profondo senza sogni, si ha un totale le attività svolte sono involontarie, come il battito cardiaco.
    3. Sonno profondo rigeneratore, detto così perché l’organismo ripristina i livelli energetici, attiva il metabolismo e ripara i tessuti muscolari; si inizia ad avere attività cerebrale inconscia, anche sogni.
    4. Fase REM o fase del sonno paradosso, l’attività cerebrale è in piena attività, aumenta anche il flusso sanguigno e la respirazione, la muscolatura è come nelle fasi di sonno profondo “paralizzata”; in questo momento è facile sognare ed entrare nei sogni lucidi o viaggi onirici.

Il nostro sonno è formato da una struttura ciclica, chiamata “ciclo del sonno“, le fasi REM e NREM si alternano circa 6 volte a notte, con una durata di circa 1 ora, 1 ora  mezzo, in totale.

 

Quando inizia la fase REM?

La fase REM è la quarta, ed ultima, fra i diversi stadi del sonno che il nostro organismo registra una volta addormentati.
Ad una prima fase di sonno leggero, N1, caratterizzata da un lento intorpidimento muscolare ma anche da un’elevata sensibilità a suoni e agenti esterni, ne segue una seconda, N2, con una durata variabile fra i 10 e i 30 minuti, che rappresenta la vera e propria “entrata” nelle porte del riposo.

La terza fase, invece, è quella del sonno profondo, la stessa in cui il flusso sanguigno raggiunge i muscoli, rigenerandoli delle energie necessarie, ed è difficile essere svegliati.
La terza fase, considerando che i cicli del sonno si alternano durante l’arco della notte per 4-6 volte, è seguita proprio dallo stadio N4, fase REM, quella dei sogni, dove la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna aumentano progressivamente.

L’importanza della fase REM

Numerosi studi e indagini scientifiche hanno dimostrato, nel tempo, la correlazione fra stato della memoria e sonno.
Aumentando la sintesi proteica, nella fase REM si aiuta il nostro cervello a sedimentare i ricordi e dunque a sviluppare quelle capacità cognitive utili all’apprendimento e alla memoria.

È fondamentale, per queste ragioni, cercare di non interrompere o “sfalsare” i cicli del sonno notturno e soprattutto di mantenere un corretto equilibrio fra fase N3 e N4, in modo da permettere al nostro organismo, e nella fattispecie…al cervello, un miglior funzionamento.
Dormire bene fa pensare meglio, ricordare meglio, agire meglio.

Come prolungare la fase REM

  • Uno dei principali consigli per un riposo sereno e prolungato è sicuramente quello di rispettare orari e volontà del nostro corpo. È utile “impostare” una sorta di sveglia biologica che consenta all’organismo di consolidare i propri ritmi e, di conseguenza, le proprie funzioni. Evitate così di cambiare continuamente gli orari di addormentamento o di assumere comportamenti irregolari nel ritmo sonno/veglia.
  • Bisogna anche cercare di limitare il consumo di farmaci, specialmente nelle ore serali, che possano alterare lo stato di riposo ed evitare tabacco e caffeina prima di addormentarsi. Anche la cena, pasto fondamentale per la regolarità del sonno, deve essere consumata senza eccessi, concedendo all’organismo il giusto tempo di recupero/digestione prima di prendere sonno.
  • Svolgete almeno 30 minuti di attività fisica quotidiana.
  • Mantenete la camera da letto perfettamente areata, ben illuminata e spegnete e limitate l’utilizzo di cellulari e tablet durante la fase di addormentamento.
  • Prestate attenzione al materasso e al cuscino su cui riposate: un buon supporto del riposo vi aiuterà a mantenere la posizione corretta, non affaticando la colonna vertebrale e i muscoli della schiena, conciliando un sonno – e la sua fase REM – più duraturo e benefico.