“Mens sana in corpore sano”, diceva un antico detto conosciuto anche dai più piccoli: una mente, ovvero dei pensieri più sani, puri, si manifestano assai meglio in un corpo altrettanto in forma, attivo.
Ed è proprio così: il complesso benessere psico-fisico passa attraverso la cura di tutte le nostre funzioni, non soltanto quelle strutturali, organiche, ma anche quelle mentali ed emotive.
Per rilassare i nostri pensieri bisogna, comunque, prima di tutto… pensare ad allineare il corpo, soddisfacendo i suoi bisogni, che sono – fra i vari – il movimento, la costanza, il benessere muscolare.
Fare sport è una pratica da incoraggiare fin dalla tenera età, non soltanto – come dicevamo – per l’aspetto fisico ma anche perché allenandosi si producono endorfine, ormoni energizzanti e eccitanti, che stimolano il nostro cervello rendendoci più attivi, solerti, felici.
Sonno e sport: binomio perfetto
Ebbene sì, l’attività fisica influisce di gran lunga anche sulla qualità del riposo, giacché quando il corpo si mette in movimento attiva un’importante serie di processi (ormonali, fisiologici, muscolari) che vanno inevitabilmente a ricadere anche sul riposo e sul successivo recupero di energie e forze, buona parte delle quali avviene proprio nelle ore notturne.
Più sport si pratica, più si dorme?
Beh, la relazione non è esattamente così semplice e matematica.
Quel che conta, infatti, non è l’aumento di tempo e quantità da dedicare all’allenamento quanto la tipologia, (aerobico o anaerobico) e la scelta del giusto timing in cui praticare sport.
Si sa, infatti, che scegliere di svolgere grandi carichi di lavoro muscolari poco prima di addormentarsi non è affatto una scelta azzeccata: l’adrenalina rilasciata dallo sforzo aumenta la reattivitè dell’organismo producendo insonnia e fastidi legati all’addormentamento.
Allenamento aerobico e anaerobico: una precisazione
Se vi state chiedendo quale sia lo sport migliore da praticare per dormire meglio, spiace deludervi nel dire che non ne esiste uno soltanto, anzi. La scelta di quale attività svolgere dipende anzitutto dalle inclinazioni personali, le attitudini, i gusti, la conformazione fisica, l’età.
Sicuramente va detto che per un sonno più duraturo e confortante l’attività aerobica, ovvero quella che richiede un maggior apporto di ossigeno e che dura tendenzialmente più di 10 minuti (come possono essere il nuoto o la corsa) è ottimale. A patto che venga svolta con cadenza regolare, meglio se di mattina, appena svegli, e assolutamente NON in tardo orario serale.
L’attività anaerobica, ovvero quella caratterizzata da sforzi intensi ma di breve durata, può anch’essa apportare benefici al riposo ma seguendo regole precise, evitando sempre il sovrallenamento e i carichi eccessivi che causano stress muscolare, frustrazione emotiva e/o dolore.
Buone pratiche
Per un sonno benefico e ristoratore, unito a sane pratiche di allenamento e di cura del proprio corpo, è dunque importante seguire poche e semplici regole:
- Evitate il sovrallenamento. Non è necessario strafare con carichi o ripetizioni di esercizi esorbitanti
- Scegliere con cura l’orario di allenamento, evitando specialmente le tarde ore serali.
- Prestare attenzione ai tempi di recupero (la cadenza settimanale degli allenamenti ma anche quella fra una sessione di esercizi e l’altra).
- Curare l’alimentazione e lo stile di vita.
- Incentivare anche la pratica di tecniche di rilassamento e distensione/rinforzo muscolare come Yoga, meditazione, o Pilates.