Insonnia primaverile: come contrastarla

“È primavera, svegliatevi bambini”, cantava un motivetto di tanti anni fa: con l’arrivo della stagione più fiorita dell’anno, infatti, si risvegliano i sensi e l’umore. Le giornate si allungano, i tramonti si tingono di rosa e di azzurro, c’è spazio per la convivialità e per gli aperitivi in giardino a fine giornata con gli amici, grazie anche alle temperature che diventano più miti e gradevoli.
Tutto molto bello, in effetti…ma allora perché proprio in primavera molte persone soffrono d’insonnia?
Scopriamolo insieme in questo articolo dedicato proprio all’insonnia primaverile.

Insonnia primaverile: di cosa si tratta?

Quella primaverile è una tipologia di insonnia molto comune, che colpisce prevalentemente le donne, ma che a differenza dell’insonnia cronica – che non è legata alla stagionalità ed ha conseguenze più importanti sull’organismo e l’umore – fortunatamente è limitata ad un ristretto periodo di tempo, generalmente proprio le prime settimane di primavera.

Insonnia primaverile… perché?

L’insonnia primaverile si scatena per un insieme di possibili cause. Sicuramente fra le più comuni troviamo:

  • Le allergie. Molte persone, infatti, cominciano proprio nella stagione primaverile a subire l’influenza di pollini e graminacee nell’aria. I fastidiosi sintomi della rinite allergica potrebbero essere un vero e proprio incubo per il benessere del riposo.
  • Adattamento e ritmo circadiano. Allungandosi le giornate, e di conseguenza le ore di luce, il meccanismo di auto-regolazione a cui siamo soggetti, perde per un attimo le coordinate. Niente di grave, dura (fortunatamente) solo qualche giorno, ma è possibile che in un primo momento ci si senta come in preda ai sintomi del jet-lag, la sera si è più energici e vitali, il sonno arriva più lentamente. Proprio l’aumento della luce fa sì che il cervello, stando più sveglio e attiva, produca meno melatonina – l’ormone che regola il sonno. Ed ecco fatto…l’insonnia primaverile è servita!

Insonnia primaverile: aiuti e rimedi per contrastarla

Per fortuna, come abbiamo già scritto, si tratta solo di aggiustamenti temporanei. Tuttavia ci possono essere persone che patiscono in maniera particolare i cambiamenti dati dalla mancanza di sonno. E allora come rimediarvi?
Beh, le soluzioni sono tante. Anzitutto è fondamentale:

  • Settate dei parametri abbastanza precisi e degli orari “fissi” per andare a letto e per risvegliarsi al mattino. Nel periodo primaverile, infatti, è più che mai opportuno cercare di darsi delle regole e rispettarle, per far sì che l’organismo si adatti meglio ai cambiamenti esterni.
  • Occhio all’alimentazione: cercate, specialmente dopo le 18, di non bere caffè, alcol o bevande gasate. Per la cena scegliete alimenti ricchi di triptofano, come tacchino, patate e tonno. Evitate zuccheri, fritti e piatti eccessivamente elaborati che “riscaldano” e rallentano la digestione.
  • Prestate attenzione alla temperatura della casa e soprattutto della zona notte: 18° sono un ottimo compromesso per stare bene durante la notte.
  • Pollice su per tisane rilassanti bevute prima di andare a dormire e bagni con oli essenziali.
  • Infine, ci raccomandiamo sugli apparecchi elettronici! No a computer e tablet in camera da letto e prima di coricarsi. Piuttosto un buon libro o una pratica di meditazione distensiva.

Pillow fight – Il nuovo trend americano: di cosa si tratta?

Quanti di noi, da piccoli, non l’hanno fatta almeno una volta? Stiamo parlando di… Lei, la famosa lotta coi cuscini che per generazioni e generazioni ha coinvolto fratelli e amichetti di scuola, quelle simpatiche baruffe che nascevano alla fine di una festa o di un pigiama party nel quale vinceva chi riusciva a colpire più volte gli avversari proprio con il cuscino per dormire, un modo per non farsi troppo male e permettere anche ai più piccoli scalmanati di scatenarsi per qualche minuto in libertà.

Ebbene, proprio il sogno di tanti bambini da poco tempo è diventato un vero e proprio sport, con tanto di campionati. E pare che negli Stati Uniti, la gente sia andata letteralmente in visibilio per poter partecipare o assistere ad un match.

Scopriamo di più sul trend del pillow fight in questo articolo.

Pillow fight: come, quando e perché?

Proprio l’anno scorso, nel 2022, in Florida, grazie all’idea dell’imprenditore statunitense Steve Williams si è tenuto il primo campionato di lotta coi cuscini che ha visto gareggiare 16 uomini e 8 donne, con anche un premio in denaro.

Fondendo insieme tecniche e movimenti delle arti marziali, boxe e MMA, la pillow fight consiste in  sfide da tre round di 90 secondi ciascuno.

Movimenti veloci, dunque, acrobatici e colpi…all’ennesima cuscinata: incontri adrenalinici, svolti grazie all’utilizzo di un cuscino di 1 kg, imbottito di spugna e rivestito di un particolare nylon anti-strappo.

L’importanza del cuscino: e No, non soltanto per la lotta

Ma oltre al Pillow Fight Championship (vinti dalla brasiliana Istela Nunes e dall’americano Hauley Tillman) l’importanza dei cuscini da letto per il riposo è davvero fondamentale.

Molto spesso, purtroppo, si tende quasi a dimenticarlo e a non prestare troppa attenzione al supporto su cui appoggiamo il collo nelle molte ore di riposo notturno.

Ciò può rappresentare un errore fatale, giacché un buon cuscino ha delle caratteristiche essenziali per mantenere la corretta postura ed evitare fastidi e disturbi che possono poi compromettere la qualità del riposo nonché il benessere della schiena.

Molte persone, all’acquisto di un materasso nuovo, scelgono di abbinare i cuscini basando le loro decisioni solo su un parametro economico, ma è un secondo errore. La qualità, dopotutto, ha sempre un prezzo ed un prodotto di ottima fattura è una garanzia di eccellenza e durata.

Per scegliere il supporto più adeguato per la vostra colonna vertebrale e per il collo è necessario esaminare diverse variabili, ovvero:

  • La posizione di riposo (sul fianco, a pancia in su, a pancia in giù)
  • Il tipo di materiale prescelto (piuma d’oca, memory foam, lattice), che a sua volta dipenderà dalle caratteristiche del vostro sonno o da esigenze specifiche.
  • L’età (i bambini, per esempio, hanno necessità a sé ed è cosa buona pensare, per loro, a dei cuscini adeguati).

Ci sono poi anche i sostenitori del sonno senza cuscino e sebbene la questione divida spesso anche gli esperti bisogna ricordare che dormire senza un supporto adeguato può compromettere indiscutibilmente la dinamica della colonna ed avere effetti nocivi sul benessere muscolare portando a cefalee, indolenzimenti, dolori articolari.

Insomma… un cuscino ci vuole, e deve essere quello fatto apposta per voi e per il vostro riposo.
E, a proposito: meglio dormirci sopra, che tirarselo!