Dormire con le piante in camera da letto è considerato, da alcuni, una sorta di forzatura, una moda o un vezzo di design: secondo alcuni filoni di pensiero, insomma, più restiamo minimal ed essenziali nella disposizione di elementi d’arredo nella zona notte, meglio è.
Ma cerchiamo di essere più specifici, partendo anche dal presupposto che spesso avere del verde in camera può migliorare la qualità del sonno e dell’umore.
Dunque no…
Tenere una pianta in camera non è assolutamente sbagliato. Bisogna certo capire come e quali tipi di piante sono più indicate. Vediamolo meglio insieme in questo articolo.
I benefici di avere del verde nella zona notte
Arredare la propria camera con una o più piante può avere benefici, ad esempio:
- Sul rilassamento: alcune piante specialmente sono ottime per favorire la riduzione dello stress grazie ad un particolare effetto “calmante” e terapeutico.
- Sulla concentrazione, giacché diverse piante potrebbero aiutare a risvegliarsi più produttivi e attenti.
- Sulla qualità dell’aria che respiriamo, particolarmente importante durante il sonno. Le piante infatti, assorbendo anidride carbonica e rilasciando ossigeno, possono rendere l’ambiente circostante più salutare.
- Sulla qualità del sonno, dal momento che alcune specie di piante sembrano godere di particolari effetti benefici sul riposo stesso.
- Grazie a proprietà antibatteriche specifiche, alcune tipologie di piante sono ottime per combattere malanni di stagione, sintomi da raffreddamento e piccole allergie.
Quali sono le migliori piante da tenere in camera da letto?
Se vi state giustamente chiedendo quali sono allora le migliori piante da tenere in camera da letto possiamo dare il via libera a: gelsomino, lavanda, aloe vera.
Queste tipologie di piante sono ottime in quanto hanno proprietà antibatteriche, rinfrescanti, lenitive ed anche perché non necessitano di attenzioni e cure troppo stringenti ma sono facili da trattare e da mantenere in vita.
Si sconsiglia, invece, di tenere vicino al letto qualsiasi tipo di pianta anche solo leggermente tossica, non solo per la qualità dell’aria, ma anche se vivete con bambini e animali che, inavvertitamente, potrebbero ingerirle.
Nello specifico, dunque, no al peperoncino, ai ficus, al mughetto al filodendro, e ad altre piante che rilasciano sostanze chimiche o che possono irritare qualora vengano a contatto con la pelle.
In sintesi: come utilizzare e tenere le piante in camera da letto
Dormire con le piante, insomma, non è sbagliato ed anzi potrebbe essere una sorta di esperimento da fare per rinfrescare l’aria della camera e sentire i benefici possibili.
L’importante, ovviamente, è avere cura delle piante, dedicargli le giuste attenzioni – seppur poche – che necessitano, assicurarsi dell’aria e della luce che prendono, tenerle comunque lontane dalla portata di cani e bambini, non spostarle in continuazione da un angolo all’altro delle stanze ma nemmeno dimenticarsi della loro esistenza e non nutrirle.
Le piante sono un elemento terapeutico eccezionale, se conosciute approfonditamente: possono avere enormi benefici calmanti, lenitivi, anti-allergici. Date una chance alla pianta che preferite, e che sentite vostra, e provate a testare i reali benefici sulla qualità del vostro riposo in un limitato periodo di tempo.