Una tazza di camomilla al giorno… Spazza via gli incubi di torno

Sei troppo nervoso, fatti una camomilla. Mai frase fu più azzeccata. Ed è anche vero che una bella camomilla calda, dolce al punto giusto, bevuta prima di andare a dormire può essere davvero un grande aiuto per riuscire a riposare nel modo giusto. Oltre ad essere il rilassante per eccellenza, però, va detto che la camomilla ha anche tantissimi altri benefici, che sono un po’ meno conosciuti.

La mela del terreno

L’etimologia del nome di questa pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, deriva dal greco χαμαίμηλον (chamáimēlon), una parola composta che significa letteralmente χαμαί (chamái) “del terreno” e μήλον (mḗlon) “mela”, probabilmente perché il suo profumo ricorda quello di una mela renetta. Della pianta di camomilla si usano abitualmente i fiori, per degli ottimi infusi con acqua calda, che hanno capacità leggermente sedative e calmanti.

La pianta del rilassamento

In realtà la pianta di per sé non ha principi attivi ipnoinducenti, ma piuttosto proprietà antispasmodiche: produce cioè un rilassamento muscolare per la presenza nel suo fitocomplesso dei flavonoidi (eupatuletina, quercimetrina) e delle cumarine. Sono questi principi attivi combinati che la rendono un ottimo miorilassante, utile anche contro crampi intestinali, cattiva digestione, intestino irritabile o addirittura spasmi muscolari e dolori mestruali. La camomilla è ottima anche in caso di stress e tensione nervosa o stati di ansia.

Le proprietà antinfiammatorie e lenitive

Inoltre, come la malva, la camomilla è dotata di ottime proprietà antinfiammatorie naturali, grazie all’azione protettiva che le mucillagini e i componenti del suo olio essenziale (alfa-bisabolo e azulene principalmente) esercitano sulle mucose del nostro corpo. Ed è per questo che è utilizzata anche come rimedio decongestionante e lenitivo su tutti i tipi di irritazioni (dalla congiuntivite alle gengiviti alle irritazioni cutanee all’ulcera e alla gastrite).

Ottimo alleato per il sistema immunitario e contro il diabete

La camomilla aiuta ad attivare anche il sistema immunitario aumentando l’attività antibatterica; l’olio di camomilla invece sembra proprio sia l’alleato perfetto contro l’emicrania e un antinfiammatorio naturale eccellente. Recenti studi hanno dimostrato anche gli effetti ipoglicemizzanti, utili per abbassare il livello di zuccheri dal sangue, specie nei soggetti che soffrono di diabete.

Come è meglio assumerla?

La camomilla comune cresce spontaneamente in campagna e nei prati a meno di 800 metri di altitudine. E’ possibile anche coltivarla personalmente. Per fare una buona tisana o un infuso di camomilla è consigliabile utilizzarne i fiori. Se si opta per una tisana in bustina scegliere anche in questo caso quella che contiene i fiori, per un risultato più efficiente.

Attenzione al tempo di infusione: non più di 2 minuti

Attenzione: la camomilla ha anche un effetto opposto, ovvero eccitante e stimolante. Il segreto sta nel tempo di infusione. Se si vuole approfittare degli effetti rilassanti per conciliare il sonno allora non va lasciata per più di 2 minuti in infusione. Va filtrata entro questo tempo massimo, altrimenti inizierà a rilasciare anche sostanze eccitanti. E visto che in ogni caso stimola la diuresi, è bene non berla subito prima di coricarsi. Meglio qualche ora prima di andare a letto per evitare fughe notturne verso il bagno.

Yoga: tutti i benefici per una corretta pratica prima di andare a dormire

Per dormire meglio, si può praticare lo Yoga

Se sperimentate di frequente difficoltà nell’addormentamento, se il momento della nanna per i vostri figli è un incubo che si ripete ogni sera, se il vostro partner vive un momento di fragilità e stress psico-fisico piuttosto importante e non riesce proprio a prendere sonno, probabilmente vi sarà utile leggere questo articolo.

Lo Yoga, pratica dai numerosi benefici rilassanti, è un toccasana per conciliare il riposo di coloro che, costantemente o in un determinato periodo della vita, si trovano a dover fare i conti con insonnia, difficoltà ad addormentarsi, sonno agitato.
Praticare una sessione di esercizi yoga prima di andare a letto può rivelarsi un alleato formidabile per i vostri disturbi serali andando a riequilibrare il benessere mente-corpo che è alla base di una qualità della vita corretta.

Quando lo Yoga è davvero utile:

Quante volte vi è capitato di avere una giornata pesante? Una di quelle che sembrano non finire mai, in preda agli impegni professionali, familiari, e allo scorrere inesorabile delle lancette?
L’estrema velocità che spesso questo tempo ci impone, il bisogno di fare tutto e di volerlo fare al meglio, non di rado ci vedono arrivare la sera privi di energie, indeboliti.

Questa fragilità può notevolmente influire anche sulla qualità del riposo, riducendo le ore dormite, agitando i sogni, i movimenti…in altre parole, lasciandoci, al mattino seguente, uno straccio.
Praticare Yoga è un’abitudine, un esercizio, uno stile di vita. Non si tratta solo della ripetizione meccanica di una serie di movimenti quanto di un nuovo ritmo, un uso corretto di corpo e tempo nel quale dedichiamo del tempo a noi stessi, seguiamo il respiro, allentiamo le maglie del pensiero e ci concentriamo sull’atto presente.

  • Tensione muscolare
  • Disturbi dell’attenzione
  • Cervicale e dolori di schiena
  • Ansia e disturbi dell’umore

Tutti coloro che conoscono il peso di uno dei disturbi sopra elencati sanno bene quanto essi possano influire sull’andamento delle giornate – e delle nottate –: conoscono la fatica di dover stare seduti ad una scrivania, in ufficio, con la schiena dolorante, o il fastidio di sentire sempre il respiro affannarsi, creando disagio e panico specialmente in contesti pubblici e sociali.

Ebbene, non c’è da disperarsi: praticare yoga, prima di andare a dormire, può rinvigorire enormemente il corpo e lo spirito aiutandovi a gestire meglio le situazioni di stress e disagio e riportando il vostro corpo ad allinearsi con lo spirito.

La notte non sarà più uno spazio di preoccupazione e fastidio ma un momento di sollievo in cui riposarsi serenamente.

Le migliori posizioni da praticare:

Chi pratica yoga già da tempo conosce gli effetti benefici che questa disciplina produce sia sul corpo che sullo spirito.
Chi invece comincia da zero scoprirà gradualmente il potere terapeutico che lo yoga incentiva, specialmente se praticato prima di andare a dormire.
Consigliamo dunque una serie di esercizi utili per il benessere del nostro corpo e il rilassamento del sonno.

  • Esercizi sul respiro, “Sukhasana”. Controllare il diaframma, imparando ad ascoltare e gestire la respirazione è un ausilio unico contro ansia, stress e attacchi di panico.
  • Posizione Viparita Karani: per ristabilire la circolazione sanguigna è consigliabile lavorare alla parete, sollevando e distendendo gli arti inferiori e controllando la tensione dell’addome e, ovviamente, la respirazione.
  • Torsioni: le torsioni, di cui esistono numerose varianti, a seconda del grado di difficoltà e dell’esperienza di ciascuno, consistono in una serie di esercizi utili per il controllo del respiro e l’allentamento delle tensioni muscolari.
  • Posizione del bambino (Balasana): Una delle asana più conosciute anche dai principianti, si tratta di una degli antidoti più formidabili contro i dolori cervicali e della schiena. Ginocchia unite sul tappetino, mani poggiate alla larghezza delle spalle, glutei poggiati sui talloni e la fronte che arriva (solo se riuscite, altrimenti ognuno stabilisca il proprio limite di beneficio) a toccare terra.
  • Marjariasana (posizione del gatto): un altro must fra le asana utili a sciogliere blocchi e tensioni muscolari della schiena e del collo è la posizione del gatto, il cui obiettivo è inarcare e poi raddrizzare la schiena, seguendo il ritmo di inspirazione ed espirazione, sempre tenendo su il mento e con lo sguardo rivolto verso l’alto.

Ecco una breve guida che abbiamo selezionato per voi, applicabile da tutti

Un consiglio da non sottovalutare: scegliere il sound giusto

Chi lavora in ambienti caotici e pieni di stimoli acustici esterni, sa bene come essi possano rappresentare, a lungo andare, una fonte notevole di fastidi collaterali.

Emicrania, irritabilità, acufene: la qualità di suoni e rumori – ovvero ciò che è riconosciuto come armonioso e ritmico rispetto a qualcosa che ci arriva come casuale e imprevedibile – impatta fortemente sia sull’ambiente professionale che quello domestico.
Nello yoga, la scelta della musica, o la riproduzione di particolari sound rilassanti, sono fondamentali per una pratica serale rilassante. Scopri la Playlist  Relax di ZenO

Rumore bianco e rumore rosa: Cosa significa?

Per coprire rumori molesti e fastidiosi esistono dei piccoli espedienti o, tecnicamente, spettri di mascheramento dei suoni.

  • Il rumore bianco e il rumore rosa ne sono due esempi. Esse sono delle frequenze che si pensa abbiano la capacità di modulare le onde cerebrali, infondendo così un senso di pace e rilassamento.

Il rumore bianco è statico, cioè è lo stesso a tutte le frequenze. E’ così indicato per indurre lo stato di addormentamento che non di rado lo si “usa” nei reparti di terapia intensiva, specialmente quella neonatale, per donare sollievo e tranquillità al riposo dei piccoli degenti.

Il rumore bianco non esiste in natura ma può essere ricreato artificialmente: esistono tuttavia dei rumori paragonabili a questo, sia in natura (il rumore della pioggia che cade) o nell’ambiente domestico (il rumore del phon è sicuramente il paragone più calzante).

  • Il rumore rosa ha frequenze basse ma di potenza maggiore rispetto al rumore bianco ed è considerato uno strumento potentissimo per indurre lo stato di addormentamento e conciliare il riposo.

Con le sue caratteristiche armoniose e delicate, il rumore rosa stimola la concentrazione e aumenta il grado di rilassamento. Il suono delle cascate o delle onde oceaniche, riproduzioni naturali di rumore rosa, ne sono la conferma.

In conclusione la scelta dei suoni da unire alla vostra pratica yoga serale è davvero decisiva: conciliare il rilassamento muscolare con quello della mente, attraverso una combo perfetta di distensione muscolare e cerebrale vi farà davvero dormire sonni tranquilli, con una qualità del riposo impagabile.

Addio notti tormentate… grazie alle tecniche yoga, e in un ambiente ovattato fra rumori bianchi e rosa, sdraiarvi nel vostro letto, la sera, sarà un piacere immenso.

Se invece stai cercando tecniche di addormentamento, ti suggeriamo di scoprire lo yoga nidra.

Vuoi altri consigli per dormire bene?

Puoi leggere il nostro articolo per combattere l’insonnia estiva oppure come migliorare il tuo sonno grazie ai rumori bianchi. Se, invece, il tuo materasso è caldo e ti impedisce di dormire bene puoi approfondire perché zenO Materasso può garantirti un riposo fresco e senza microrisvegli.

Un toccasana per il sonno profondo? Dormite con la testa che guarda il Nord

Dormire con la testa verso Nord o verso Sud?

Dipende! Secondo i principi del Feng shui fa bene, secondo invece le tecniche del Vastu Shastra fa bene se dormiamo orientati verso Sud.

Secondo entrambe le tradizioni, ed anche secondo la scienza, la posizione della testa per dormire e la direzione che prendono le nostre gambe influenza la qualità del sonno.

Si dorme più intensamente se orientiamo la testa verso il nord magnetico

La camera da letto è forse il luogo più importante della casa. O almeno uno dei più importanti.

È il “rifugio” dove ci ritiriamo per riposarci e ricaricare le batterie in vista di una nuova giornata di lavoro o di impegni da affrontare.

Scegliere dove posizionare il letto e come posizionarlo, oltre all’arredamento, al fatto di avere un buon isolamento acustico e termico e, ovviamente, ad un materasso adatto alle esigenze e alla conformazione fisica di ciascuno, può però fare la differenza fra un buon sonno e una notte tutt’altro che rilassante.

Relazione fra campi magnetici mentre riposiamo

Esiste infatti un’importante relazione tra il campo magnetico terrestre e il campo magnetico del corpo umano.

La testa è il polo positivo del nostro corpo, mentre i piedi corrisponderebbero al polo negativo. Per la legge sul magnetismo chiunque sa che due poli uguali si respingono e due poli opposti, al contrario, si attraggono.

Il polo positivo è sempre quello dominante, quello attrattivo, quindi la testa diventa la porta di ingresso dell’energia, mentre gli arti (comprese le mani) sono le estremità attraverso le quali la scarichiamo o la canalizziamo verso l’esterno.

Il corpo scarica meglio elettricità ed energie

Se si considera che il Nord terrestre viene considerato il polo negativo nel campo magnetico del nostro pianeta e il Sud invece sarebbe il polo positivo, ecco che dormire con la testa a Nord implica il posizionare il polo positivo del corpo (ovvero la testa) in opposizione al polo negativo della Terra (il sud inteso come punto cardinale), facilitando lo scarico elettrico del nostro corpo durante il riposo.

Gli altri vantaggi

La scienza fornisce un’altra spiegazione del perché dovremmo dormire con la testa a Nord: ciò porta la pressione arteriosa ad abbassarsi per la presenza di ferro nel sangue che seguirebbe il naturale flusso magnetico. Così, il sistema circolatorio è a riposo ed il fisico affronta un limitato dispendio di energie.

Da Nord si passa a Est, poi ad Ovest e infine a Sud

Secondo i principi del Feng Shui un’antica arte geomantica cinese, dormire con la testa rivolta verso nord e le gambe parallele verso sud, facilita il riposo ed il recupero energetico.

Se non è possibile posizionare la testiera del letto rivolta a Nord, va più che bene anche dormire con la testa ad Est. Anche perché, se è vero che posizionarsi con la parte delle spalle e della testa verso Nord può conciliare il sonno profondo, è altrettanto vero che non tutti ne traggono lo stesso giovamento.

È particolarmente indicato per chi fa lavori pesanti e prettamente fisici, mentre chi svolge lavori meno stancanti, dal punto di vista muscolare (per esempio i lavori da ufficio) potrebbe trovarla una posizione che agevola un sonno fin troppo profondo e preferire l’orientamento verso Est. A seguire, in una specie di classifica ipotetica, troviamo l’Ovest e poi, in ultima analisi, il Sud.

Dormire con la testa rivolta verso Sud

Secondo la tradizione indiana ripresa dalla medicina ayurvedica, dormire con la testa verso nord facilita la comparsa di sogni lucidi e viaggi astrali, senza dare quindi il giusto riposo e recupero, dovuto allo scontro tra poli opposti: la carica magnetica nostra testa contro quella del polo terrestre.

Dormendo invece con la testa rivolta verso Sud, allineiamo le cariche magnetiche del nostro corpo con quelle corrispondenti nei poli magnetici, evitando l’entrata in conflitto e “connettendoci” con l’energia del Pianeta, in grado quindi di fornirci un miglior recupero fisico ed energetico.

Non resta che provare e trovare l’orientamento che più ci aggrada.

 

Vuoi altri consigli per dormire bene?

Puoi leggere il nostro articolo per combattere l’insonnia estiva oppure come migliorare il tuo sonno grazie ai rumori bianchi. Se, invece, il tuo materasso è caldo e ti impedisce di dormire bene puoi approfondire perché zenO Materasso può garantirti un riposo fresco e senza microrisvegli.

Svegliarsi attivi e alzarsi di buon umore

Svegliarsi attivi e alzarsi di buon umore: ecco i trucchi da seguire

Fra 5 minuti mi alzo.
Quante volte avremo pronunciato questa frase nelle nostre vite? Uscire da sotto le lenzuola e alzarsi dal letto, a volte, può essere davvero difficilissimo. Ancora di più è farlo ogni giorno con il sorriso.

Specie in inverno, col freddo ad attenderci pochi centimetri più in là, ma alle volte anche in estate se non si ha un valido motivo per uscire, l’unica cosa che vorremmo è poter rimanere ancora accovacciati sotto le coperte, senza dover affrontare il solito tran tran che ci aspetta.

Già la scelta del materasso giusto, per esempio uno confortevole come il nostro, vi farà fare un passo decisivo per capire che svegliarsi di buon umore non è poi così complicato. Ci sono però anche alcuni accorgimenti e alcune piccole abitudini che possono aiutarvi a fare nel migliore dei modi il primo passo della vostra giornata.

Una sveglia “intelligente” per partire col sorriso

Per prima cosa serve una sveglia adeguata. Scegliete un suono che sia ovviamente in grado di destarvi dal torpore, ma non esagerate con i suoni troppo bruschi e disturbanti. Il vostro umore ne risentirebbe. È preferibile impostare una sveglia che suoni alla stessa ora ogni mattina, in maniera tale da riuscire a creare una routine salutare e anche affidabile.
Ci sono tantissime applicazioni per smartphone che potrebbero fare al caso vostro e che riescono anche ad analizzare la qualità del vostro sonno, oltre ad essere personalizzabili a piacere.

Subito fuori dal letto

È una tentazione irresistibile. Lo sappiamo. Ma stare a girarsi e rigirarsi nel letto, giustificandosi con la classica frase “dormo ancora 5 minuti e poi mi alzo”, non vi aiuta a partire col piede giusto.
Il consiglio è quello di uscire dal letto il più velocemente possibile. Una volta alzati vi verrà naturale trovare qualcosa da fare di più produttivo, sia esso preparare la colazione, andare in bagno per una sistematina, oppure scegliere i vestiti per la giornata.

Una bella doccia aiuta

Una bella doccia rilassante di primo mattino riuscirà meglio di molte altre cose a risvegliare il vostro organismo dopo la notte e (provare per credere) influirà positivamente anche sul vostro umore. Una doccia veloce, calda o fredda, a seconda del periodo dell’anno e delle preferenze è l’ideale.
Poi via, pronti per una giornata ricca di impegni.
C’è però il solo inconveniente di dover tarare la sveglia qualche minuto prima…

Yoga ed esercizio fisico di primo mattino

In questo caso lo scoglio più grande si chiama pigrizia. Ma è questione di abitudine. È dimostrato che fare attività fisica appena svegli aiuta a risvegliare i muscoli e l’apparato cardiocircolatorio dopo la nottata. Optando per lo yoga si avrebbe anche la doppia valenza di fornire un valido risveglio anche alla nostra mente. Ovviamente non serve fare sessioni massacranti: giusto un po’ di esercizio per partire di slancio (e, va da sé, in questo caso la doccia è utile farla dopo).

Bere acqua a temperatura ambiente

Niente di meglio per disintossicare il corpo ed eliminare le tossine in eccesso di un buon bicchiere d’acqua non troppo freddo. I benefici di questo semplice gesto sono però anche molti altri: combatte l’affaticamento mattutino, attiva il metabolismo, migliora la circolazione del sangue.

Insonnia estiva – cause e consigli per rilassarsi

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, con l’aumento delle temperature e il prolungarsi della luce solare, si ripropone, per moltissimi, l’annoso problema dell’insonnia estiva, un fastidio che può rivelarsi davvero sgradevole, causando numerosi problemi nello svolgimento della propria vita quotidiana.

Il buon ritmo sonno–veglia, come è noto, influenza l’umore, il benessere psico-fisico, i rapporti interpersonali e quelli lavorativi.

Già: perché non sono pochi gli studi in materia che evidenziano un minor rendimento delle prestazioni collegate all’assenza di riposo.

E allora come porre rimedio ad un disagio che colpisce in tutto il mondo milioni di persone?
Scopriamolo insieme in questo articolo dedicato all’insonnia estiva.

Il ritmo circadiano

Se non avete mai sentito parlare di ritmo circadiano, vi sarà utile sapere che esso è una sorta di meccanismo biologico, un orologio interno per così dire, che allinea i ritmi del nostro corpo col quelli del ciclo naturale del giorno e della notte.
Prestare attenzione ai ritmi circadiani significa dunque cercare di mantenere una connessione fra il tempo interno e quello esterno, evitando di esporre il corpo e conseguentemente la psiche a fattori di stress e stanchezza facilitando il sano e corretto svolgimento delle attività giornaliere.

Il complesso meccanismo sonno–veglia è per sua natura legato ai ritmi circadiani così come alla melatonina, un ormone che prodotto dal nostro corpo è responsabile dei processi legati al riposo.
La melatonina, e più nello specifico la sua produzione, dipende da numerosi fattori, alcuni di natura interna e altri legati a fenomeni esterni, come ad esempio la presenza/assenza di luce.
La melatonina, infatti, viene sintetizzata più facilmente al buio: è facile immaginare che con l’arrivo delle lunghe giornate estive si creino dunque degli scompensi, delle difficoltà, che possono compromettere la fase di addormentamento a tutti coloro che soffrono di disturbi legati al sonno.

Anche la temperatura è un fattore determinante per la qualità del riposo: sembra infatti che attraverso numerosi studi svolti in materia, sia da considerarsi fondamentale la correlazione fra la temperatura dell’ambiente esterno e quella corporea individuale.

Gli errori da non commettere per una qualità ottimale del riposo anche in estate

Ci sono una serie di falsi miti, o cattive abitudini, che è utile conoscere per correggere la qualità del proprio sonno.

  • Quante volte avete sentito dire “Non c’è niente di meglio che una bella doccia fredda per far passare la sensazione di calore di una torrida giornata d’estate?” Beh, in realtà la questione non sta esattamente così. Se ci si immerge sotto ad un getto di acqua molto fredda, successivamente il nostro corpo, per termoregolazione, cercherà di ripristinare il più velocemente possibile la temperatura corporea di base col risultato che, magari nel momento esatto di coricarvi, la sensazione di calore tornerà più impetuosa di prima.
  • Forse per godere di temperature più miti, o forse con la convinzione (errata) di sovraccaricare meno il proprio corpo, molte persone, durante l’estate, preferiscono fare attività fisica nel tardo pomeriggio o durante la sera. Questo però può compromettere notevolmente la qualità del riposo e anche il metabolismo, che a ridosso dell’orario di addormentamento, può innalzarsi e dare luogo ai caratteristici disturbi di riposo irregolare o insonnia.
  • Un parametro cruciale per il benessere del sonno è legato alle proprie abitudini alimentari. Mai come in estate, infatti, è necessario prestare attenzione soprattutto ai pasti serali evitando di sovraccaricare gli organi interni e l’apparato digerente con fritti, cibi eccessivamente piccanti, bevande gasate e zuccheri.

Questi ultimi, soprattutto, innalzando la glicemia stimolano la produzione di insulina, che non di rado può causare episodi di risveglio notturni.

Rimedi e consigli per un riposo regolare nelle notti d’estate

A tutte le cose c’è un rimedio, diceva un vecchio proverbio della saggezza popolare e così anche per l’insonnia estiva. Vediamo quali sono i principali consigli da tenere a mente per alleviare i fastidi di un cattivo o fastidioso riposo.

  • No all’alcool, specialmente se consumato in dosi elevate e di sera.
  • ad un generoso consumo di acqua, (purché non appena prima di coricarsi) che aiuta a mantenere costante e in buono stato il livello di idratazione generale e alle tisane.
  • Addio a cibi troppo elaborati o piccanti.
  • Benvenuti ad alimenti quali il pesce, il riso integrale, il pane e i legumi che favoriscono la fase di addormentamento, e anche alla frutta e alla verdura che evitano di appesantirsi e lasciano all’apparato digerente la possibilità di essere assimilati facilmente.
  • No ad estenuanti corse serali o esercizi affaticanti in sessioni notturne.
  • Si ad attività di rilassamento e posturali come la ginnastica dolce, lo stretching, o Yoga.
  • No ai condizionatori o ai ventilatori impostati al massimo della loro potenza pochi minuti prima di coricarsi (o lasciati accesi per tutta la notte).
  • alla modalità “DRY”, che mantiene una temperatura mite ma asciutta e ad un riscaldamento “intelligente” degli spazi, areando bene gli interni di prima mattina, tenendo le tapparelle delle finestre chiuse nei momenti di maggior picco di calore e dando nuovamente aria alle stanze prima di coricarsi.
  • Sconsigliatissimo il consumo di tabacco, che alza la pressione arteriosa.
  • Vivamente raccomandate le tisane e gli infusi di erbe, come la Valeriana, o l’assunzione di integratori alimentari che permettano, nei soggetti carenti, di reintegrare i livelli di melatonina e ristabilire un sano equilibrio sonno–veglia.

E per quanto riguarda il letto? Il consiglio più importante per contrastare l’insonnia estiva

Se parliamo di antidoti e rimedi all’insonnia estiva e ai fastidi del sonno legati all’aumento delle temperature, non scordiamoci di menzionare il materasso! Un buon materasso in memory foam traspirante è infatti il miglior alleato per una qualità del riposo ottimale.

Ecco le principali caratteristiche di un buon materasso in memory foam:

  • Traspirabilità
  • Resistenza
  • Flessibilità

In fatto di traspirabilità, e quindi alle esigenze che si presentano durante le notti di calura estiva, niente è garanzia di ottime prestazioni quanto un materasso in memory foam a cellule aperte.

La particolare struttura a cellule aperte che riveste la schiuma di poliuretano espanso negli strati interni del materasso, ne consente la termoregolazione e fa sì che modellandosi a seconda del calore corporeo, il materasso non diventi un’enorme roccia bollente su cui diventa impossibile riposare ma abbia un altissimo livello di traspirabilità.

Il materasso in memory foam, zenO, non si limita alle sole cellule aperte, ha una rivestimento in fibra di Tencel che cattura l’umidità corporea favorendo la termoregolazione, in più ha uno strato di schiuma chiamato zenO Air che è altamente traspirante, unito alle altre 2 schiume, si ottiene un materasso con molteplici qualità: anatomico, resistente e capace di non deformarsi o appiattirsi con l’usura del tempo.

zenO è il miglior amico contro i problemi dell’insonnia estiva, una superficie morbida, a temperatura costante, sui cui poggiare serenamente il corpo per una fase di addormentamento rilassante e senza bruschi risvegli notturni.

I disturbi del riposo, fra cui l’insonnia estiva, sono malesseri davvero noiosi per coloro che ne soffrono: scegliere un buon materasso e un valido cuscino, uniti a delle piccole istruzioni per delle abitudini giornaliere più regolari e attente, rappresentano delle soluzioni efficaci per contrastare il disagio e dire addio all’insonnia, dopotutto…l’estate è fatta anche per riposarsi!

Cosa sono i rumori bianchi e come possono favorire il riposo

Aiutare il corpo e la mente a riposare meglio coprendo tutti i suoni disturbanti che provengono dal mondo esterno. Con i rumori bianchi è possibile. Ma cosa sono esattamente? Di certo ne avrete sentito parlare, ma magari non sapete di preciso a cosa ci si riferisca. Ecco, allora questo è il posto giusto. Le onde del mare, il ticchettio della pioggia, lo scorrere di un fiume o il fruscio di una brezza leggera tra le fronde degli alberi sono tutti ottimi esempi di “rumori bianchi”. Rumori che spesso vengono utilizzati per favorire il sonno dei neonati, ma che in realtà sono ottimi anche per migliorare il riposo degli adulti.
Scopriamo come possiamo aiutare il corpo e la mente a riposare grazie ai rumori bianchi.

Cosa sono i rumori bianchi?

I rumori bianchi sono suoni costanti, spesso presi proprio dalla natura, che con il loro flusso sonoro, tenuti a basso volume, sono in grado di coprire tutti gli altri suoni dell’ambiente circostante, creando una sorta di scudo acustico invisibile che concilia il nostro sonno. Insomma una barriera invisibile, ripetitiva e monotona, di ampiezza costante in tutta la gamma delle frequenze udibili, che ha la capacità di impedire che al nostro orecchio arrivino gli altri rumori. Generalmente sono suoni caratterizzati dall’assenza di periodicità nel tempo.

Perché si chiamano rumori bianchi?

Si chiamano rumori bianchi perché si comportano esattamente come una radiazione elettromagnetica di simile spettro all’interno della banda della luce visibile, che appare in effetti ai nostri occhi come luce bianca.

Utili in camera da letto, ma non solo…

Sono considerati distensivi al punto che esistono in commercio dei generatori appositi di questo tipo di rumori di fondo, per esempio utilizzati in ambienti interni di uffici o ristoranti. Viste le ampie e dimostrate proprietà rilassanti, però, iniziano ad essere consigliati come strumento efficace anche se si parla di riposo notturno, per evitare bruschi risvegli causati dal cellulare, dal telefono o da qualsiasi altra manifestazione acustica di forte impatto per il nostro cervello a riposo. E l’idea che aiuti a dormire si è diffusa talmente tanto che esistono già applicazioni tecnologiche per riprodurli anche in camera da letto.

Una ninna nanna per il cervello

Come detto con la loro ripetitività i rumori bianchi, che sono spesso suoni della natura, sono in grado di conciliare il sonno, far diminuire l’ansia e rilassare muscoli e cervello. Specie per chi è abituato a vivere nel caos cittadino. Proprio sul nostro cervello, in particolare, agiscono come una sorta di ninna nanna, capace di coprire i rumori improvvisi e disturbanti, che creano spesso problemi a chi ha il sonno leggero e la tendenza a svegliarsi spesso durante la notte.

Volete approfondire ancora altri argomenti legati al mondo del sonno? Se soffrite di insonnia potete leggere il nostro articolo sul Ginseng Indiano mentre se volete qualche consiglio per dormire bene nonostante la calura estiva in questo articolo vi spieghiamo alcune buone pratiche da seguire.

zenO materasso - cosa fare se si soffre di sonnambulismo